La professione dell’igienista dentale come intervento sanitario e scolare

Alice Bernardi*, Annamaria Genovesi*, Giacomo Oldoini*, Silvia Pelle*, Saverio Cosola* 

 

“Il lavoro sociale è l’atto morale di farsi carico dell’inestirpabile responsabilità che abbiamo per la sorte e il benessere dell’Altro: e che quanto più l’Altro è debole e incapace di far valere i propri diritti, tanto più grande è la nostra responsabilità” - (Zygmunt Baumann, sociologo 1925-2017).


La citazione coinvolge la professione dell’Igienista Dentale come autore di “interventi sociali oltre che sanitari”, previsto dalle sue competenze. Questo concetto deve far parte del percorso di crescita del professionista che, oltre ad ampliare le possibilità di intervento per costruire una popolazione integra e sana, costituisce un valore aggiunto sul piano sociale, e, se vogliamo, etico.

In origine il principale proposito dell’educazione sanitaria, basato sul modello medicalizzato, era quello di combattere la malattia. Più recentemente invece si è attuato e concretizzato lo sforzo di recuperare il vero scopo della Medicina, fornendo all’individuo il potere e i mezzi necessari affinché sia in grado di gestire la propria salute. I servizi di Igiene Dentale, ad esempio, sia in Italia che all’estero, hanno troppo spesso privilegiato l’approccio curativo rispetto a quello della prevenzione. Dai documenti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, ricaviamo una definizione di “Scuola promotrice di salute” come l’insieme di “processi, azioni e interventi che mettono in grado la comunità scolastica di sostenere e migliorare la condizione di salute e benessere di tutti i suoi membri: studenti, insegnanti e tutti coloro che ruotano sistematicamente attorno a questo ambiente di lavoro, inclusi i genitori che dovranno costituire un ambiente fisico, sociale, culturale e relazionale portatore di equilibrio e favorevole alla salute”1.

I momenti ottimali per un intervento di educazione alla salute sono i periodi in cui i bambini afferiscono alle scuole dell’obbligo, iniziando precocemente, addirittura già in età prescolare alla scuola materna chiaramente con metodi e strumenti adeguati alle varie età. Le informazioni possono essere date inizialmente, come tali e rielaborate e costruite a scuola, con lo scopo di trasformarle in conoscenze adatte a sorreggere la capacità di condurre scelte individuali e collettive favorevoli alla salute. L’educazione sanitaria si pone così l’obbiettivo di influire positivamente sulla salute e sul benessere di una popolazione: questo contribuirà a promuovere condizioni ambientali favorevoli alle scelte di salute e formerà individui consapevoli e capaci di compiere le azioni più utili per la propria condizione di vita. Gran parte dei comportamenti degli esseri umani si strutturano nel corso dei primi anni di vita, già a partire dalla nascita. L’educazione alla prevenzione e al riconoscimento precoce di alcune malattie può minimizzare o annullare l’instaurarsi di situazioni sfavorevoli a carico dell’apparato stomatologico e quindi di permettere un armonico sviluppo del complesso cranio-maxillo-facciale. Un ruolo fondamentale della società, della medicina e anche della scuola è di educare in particolar modo i bambini e i ragazzi in crescita, a individuare autonomamente le scelte di valore e di principio che stanno alla base della propria salute, attraverso un loro coinvolgimento attivo.

Gli interventi di promozione della salute indirizzati ai bambini non possono però tenere conto della condizione di dipendenza degli stessi della famiglia. Pur rimanendo il principale protagonista dell’intervento, il bambino, infatti, non ha la possibilità di produrre autonomamente situazioni favorevoli per la sua salute. Ecco perché diventa di fondamentale importanza attivare livelli di comunicazione e collaborazione stabili con la famiglia e tutti quelli che, a vario titolo, si prendono cura dei bambini. In pratica è importante educare non solo i bambini, ma anche i loro insegnanti e i loro genitori. L’educazione sanitaria è una fase del processo educativo che riesce a suscitare consapevolezza nei confronti di situazioni rischiose e dannose per la salute e partecipazione alla ricerca di soluzioni. Educare significa fornire informazioni sulla salute della bocca, sul significato di una corretta igiene orale, sull’uso di fluoro, sulla corretta alimentazione. Le informazioni possono essere fornite inizialmente come tali o possono essere elaborate a scuola, ma con la finalità che si trasformino in sapere con cui i bambini possono gestire la propria salute. Insegnare ai bambini ad avere cura del proprio corpo e della propria salute è il migliore investimento per il loro futuro e rappresenta il fondamento per successivi e più complessivi interventi di prevenzione2.

Oltre a ciò, i bambini diventano non solo fruitori, ma nel contempo, produttori e attenti comunicatori di prevenzione. Per questo motivo l’educazione alla prevenzione, migliori saranno i risultati. A tale scopo è un obiettivo fondamentale della società, della Medicina e della scuola “guidare” i bambini e i ragazzi in crescita, a individuare autonomamente le scelte di valore e i principi che stanno alla base della propria salute, attraverso il loro coinvolgimento attivo. Il bambino acquisisce e struttura atteggiamenti e modelli comportamentali, che caratterizzeranno il suo futuro stile di vita. I momenti ottimali per questo progetto educativo sono individuati a partire già dalle scuole materne, per poi essere rinforzati nella scuola dell’obbligo. Insegnare ai bambini ad avere cura del proprio corpo e della propria salute è il miglior investimento per il loro futuro e rappresenta il fondamento per successivi e più complessi interventi di prevenzione.

Si è progettato così un percorso nelle scuole della Provincia di Bolzano con l’intervento della S.S.S Claudiana di BZ (sede staccata dell’Università Cattolica di Roma) e la partecipazione di tutor e studenti, approvato dalle autorità provinciali e ancora in atto. Ai bambini e adolescenti vengono comunicati in modo semplice - ai bambini sotto forma di gioco, agli adolescenti tramite diversi media - modalità con cui poter intervenire sulla salute della propria bocca, essendo convinti che le nozioni acquisite si trasformeranno in stili di vita nel loro futuro. Lo schema del progetto prevede alcuni incontri con tutti gli operatori per stabilire tempi e modalità del progetto. E inoltre previsto un incontro con i genitori per illustrare brevemente il progetto ed ottenere la loro collaborazione. Stabilite le linee guida comuni, si svolgono due incontri con i bambini e/o adolescenti.

Nella prima lezione vengono fornite ed elaborate informazioni semplici, adeguate ad ogni fascia di età, di anatomia e fisiologia del cavo orale, di nozioni e motivazioni per una sana alimentazione, spiegazione di fluoro profilassi e modi e metodi per poter effettuare un’efficace igiene orale quotidiana: tutto questo sotto forma di gioco per i più piccoli, cercando invece di suscitare la curiosità e attenzione dei più grandi. Tutto questo con l’ausilio di sussidi didattici (cartelloni, disegni, modelli tridimensionali di denti e bocche). Tra il primo e il secondo incontro esiste una settimana d’intervallo, dove gli insegnanti possono rielaborare in classe tutte le nozioni fornite. La seconda lezione è dedicata alla ripetizione dei concetti esposti nella prima, per una rielaborazione e un approfondimento, verificandone l’apprendimento, la memorizzazione, gli eventuali cambiamenti nelle abitudini quotidiane delle manovre d’igiene e del tipo di alimentazione. La prevenzione delle patologie dentarie in età evolutiva
 
Introduzione
Nel decennio passato è stata attribuita una particolare attenzione alla prevenzione piuttosto che al trattamento della malattia. E pertanto importante essere consapevoli che la prevenzione delle malattie dentali gioca un ruolo rilevante nella cura globale della salute dei pazienti. L’odontoiatria moderna, come tutta la medicina, si fonda sull’assioma che “prevenire sia meglio che curare”. Per prevenire le più importanti malattie odontoiatriche è necessario conoscere le cause che le determinano, dopodiché è necessario agire con decisione a controllare. Le principali malattie dei denti e dei loro tessuti di sostegno riconoscono cause ben individuate e controllabili. La carie dentaria e la parodontopatia vedono la placca batterica come principale fattore responsabile; la malocclusione, invece, è frequentemente determinata, o comunque aggravata, dall’abitudine che si protrae oltre tempo a succhiare, ad esempio il dito o il ciuccio, ed alla tendenza del bambino ad assumere atteggiamenti a bocca aperta
3.

Tre sono i livelli di prevenzione delle malattie dentali:

  • Prevenzione primaria: mira al controllo delle cause per far si che la malattia non si presenti. Si fonda sull’educare il paziente a una scrupolosa igiene orale, a una corretta alimentazione, all’utilizzo di fluoro a livello sistematico/topico e sottoponendo i pazienti che sono a rischio di carie alle sigillature di solchi/fossette e sensibilizzando a controlli periodici.
  • Prevenzione secondaria: consiste nell’intercettare il danno precocemente, tanto da renderlo reversibile. Si attua con la motivazione del paziente a viste periodiche dall’odontoiatra, nel corso delle quali potrà rilevare una gengivite iniziale, una carie nei primi stadi di sviluppo oppure un morso crociato che influenza negativamente la crescita dei mascellari e lo sviluppo della dentizione. Sottoponendo il paziente alle terapie quando la malattia è allo stadio iniziale, ci da la possibilità di guarire gengivite, arrestare la carie e far riprendere una crescita equilibrata ai denti e ai mascellari.
  • Prevenzione terziaria: consiste nell’intervento terapeutico mirato a limitare il danno ormai provocato. Quotidianamente l’odontoiatra cura carie dentarie più o meno estese e parodontopatie. Il suo intervento, in questi casi, pur non potendo garantire la completa “restituito ad integrum” guarisce comunque la malattia in atto, arrestandone la progressione che renderebbe le cure più complesse o addirittura inefficaci4. In questo elaborato si descrive specialmente la prevenzione primaria.


Per un’adeguata prevenzione dalle patologie dentarie l’Organizzazione Mondiale della Sanità suggerisce quattro punti:

  • un’adeguata igiene orale;
  • un’alimentazione equilibrata;
  • l’utilizzo del fluoro;
  • visite professionali periodiche e sigillature.


Progetto di prevenzione dentale rivolto ai bambini della scuola d’infanzia


Introduzione

Insegnare ai piccoli ad avere cura del proprio corpo e della propria salute è il miglior investimento per il loro futuro e rappresenta il fondamento per successivi e più complessi interventi di prevenzione. In considerazione del fatto che molte delle malattie a carico del cavo orale si potrebbero evitare con uno stile di vita corretto, da assumere già nel corso dei primi anni di vita a iniziare dalla nascita, un gruppo di igienisti dentali laureandi presso la Scuola superiore di Sanità Claudiana, il dirigente Medico del Servizio di Odontostomatologia del Comprensorio Sanitario di Bolzano Dott.ssa Monica Gavatta, il coordinatore del Corso di Laurea in Igiene Dentale Claudiana Dott. Marco Padovan e la Psicologa Dott.ssa Tanja Corazza hanno elaborato un progetto di educazione alla salute orale per i bambini di due scuole d’infanzia di Bolzano. La scuola è un posto privilegiato per la realizzazione di interventi educativi sulla salute ed inoltre consente di raggiungere una fascia d’età fondamentale per una crescita sana.

Per svolgere un progetto di questo tipo serve una stretta collaborazione di tutti i partecipanti, che devono essere coinvolti non solo nell’elaborazione di messaggi informativi, ma anche nella partecipazione ad attività stimolanti. Come preparazione iniziale si è organizzato un incontro tra tutti partecipanti cioè tra i responsabili del progetto, gli igienisti dentali, gli operatori e assistenti scolastici, in modo da poter condividere le modalità e concordare i tempi e l’esecuzione del progetto educativo. Anche il coinvolgimento dei genitori è un atto molto importante, per il loro ruolo fondamentale nell’aiutare il bambino ad assumere stili di vita favorevoli per la salute e il benessere. Sono, infatti, i genitori che rispondono ai bisogni dei figli provvedendo a nutrirli, curarli e a tutelarli. Essi diventano, a volte senza averne la consapevolezza, educatori alla salute.

È stata perciò creata una linea diretta anche con i famigliari tramite una lettera in cui venivano fornite tutte le informazioni necessarie per poterli coinvolgere e interessare al progetto: notizie quindi riguardanti in primo luogo la figura professionale dell’igienista dentale, il suo ruolo e le sue competenze, il significato del progetto, le modalità e i suoi obiettivi. In allegato è stato proposto anche un questionario anonimo in cui venivano richieste informazioni specifiche su abitudini e stili di vita, in modo da poter elaborare un’importante statistica su questo campione di soggetti.
Il passo successivo, cioè l’intervento educativo è stato svolto attraverso animazione in classe con il coinvolgimento attivo dei bambini, racconti, giochi, cartelloni, modelli tridimensionali di bocca per istruirli a una corretta igiene orale e all’igiene alimentare. Nella fase finale sono stati distribuiti gadget, adesivi e uno spazzolino da denti, nonché brochure informative da consegnare ai genitori.


Materiali e metodi
In base alle risorse disponibili, sono state contattate due scuole materne della città di Bolzano, che si sono dimostrate molto interessate agli intenti e agli obiettivi dell’iniziativa, garantendo totale collaborazione. La prima è stata nel 2003, una scuola inserita in un istituto comprensivo privato l’“Istituto Comprensivo di Cultura e Lingue Marcelline” situato in via delle Marcelline 1 a Bolzano. La scuola materna era costituita da 3 sezioni per un totale di 80 bambini.

La seconda era una scuola materna pubblica “Città dei bambini” situata in Viale Venezia 45 a Bolzano, costituita da 3 sezioni per un totale di 58 bambini. Il progetto pilota si è ampliato coinvolgendo tutte scuole della Provincia autonoma di Bolzano fino al raggiungimento dello stato attuale. Lo schema del progetto prevedeva alcuni incontri tra tutti gli operatori e una volta stabilite le linee guida comuni, sono stati svolti due incontri con i bambini. Gli interventi in classe sono stati strutturati rispettando i ritmi fisiologici dell’attenzione di questa fascia d’età. L’attenzione raggiunge il massimo durante le prime ore della mattina e rimane costante per un tempo limitato: per questo motivo gli incontri sono stati pianificati nelle prime ore del mattino e hanno avuto una durata media di 1 ora.

Considerando l’età dei bambini, non ancora in grado di leggere o scrivere, per facilitare la comprensione e la memorizzazione dei messaggi educativi, si è reso necessario adoperare un linguaggio semplice, arricchito di esempi pratici, ripresi dalle abitudini di vita quotidiana. Poiché il processo di memorizzazione si giova moltissimo dell’apporto di tutti gli organi di senso, oltre ovviamente all’udito, si è pensato di utilizzare il contributo della vista e del tatto e quindi per trasmettere messaggi informativi di un certo impatto si è strutturato l’ausilio di immagini divertenti, cartelloni grandi, colorati e modelli illustrativi.

Nella prima lezione sono state fornite informazioni nuove cercando di suscitare la curiosità e attenzione. Tutto quello che è stato esposto, è stato poi messo in pratica e spiegato sui modelli. Tra il primo e il secondo incontro gli insegnanti di classe partecipanti al progetto hanno rielaborato con i bambini tutte le nozioni per far si di sedimentare le informazioni acquisite. La seconda lezione è stata invece dedicata alla ripetizione dei concetti imparati nella prima, per verificarne l’apprendimento e la memorizzazione ed eventuali cambiamenti delle abitudini quotidiane rivolte soprattutto alle manovre di igiene orale e al tipo di alimentazione. Struttura e svolgimento del progetto.


Luogo:

  • scuole materne, scuole elementari della provincia autonoma di Bolzano.


Target:

  • bambini di 4-5 e 7-8 anni;
  • 15.000 bambini delle scuole materna e scuole elementari della provincia autonoma di Bolzano;
    insegnanti e genitori.


Tempo:

  • periodo di attività 2003-2023;
  • due incontri di circa un’ora ciascuno svolti nelle prime ore di lezione in ogni classe, per ogni anno scolastico.


Obiettivi generali:

  • educazione dentale: spiegazione del ruolo dei batteri, della malattia cariosa, dell’importanza dell’igiene orale;
  • educazione alimentare: ruolo degli zuccheri, dieta corretta;
  • educazione all’igiene: spazzolino, dentifricio, fluoro, tecnica corretta di spazzolamento;
  • educazione sulle figure: igienista dentale, odontoiatra, assistente;
  • educazione e coinvolgimento di insegnanti e genitori.

Informativa ed invio lettera con questionario ai genitori

I genitori sono stati resi partecipi e sostenitori dell’iniziativa tramite il materiale informativo costituito da:

  • lettere con informazioni necessarie;
  • questionario;
  • brochure “Come mantenere sani i denti del vostro bambino”, creato dall’assessorato alla Sanità e dei Servizi Sociali, con contenuti riguardanti il mantenimento della salute orale in età pediatrica.

Primo incontro con i bambini
Nel primo incontro i bambini sono stati fatti sedere in cerchio. Tramite una storia è stato loro spiegato che cosa sono i batteri, come si forma la placca batterica, come origina la carie e come, tramite una corretta igiene orale, è possibili prevenirla. Lo scopo è stato perciò quello di sensibilizzarli al problema, attirando la loro attenzione sull’importanza di una sana alimentazione senza divieti, ma riducendo i cibi dolci durante l’arco della giornata, prediligendo altri alimenti e raccomandando l’uso dello spazzolino dopo la loro assunzione.


Educazione all’igiene orale

  • Dimostrazione con modelli di bocche tridimensionali e spazzolini grandi della corretta tecnica per l’igiene orale (Tecnica di Fones: Cerchi sui denti, riferendosi alla storia “Puliti sono tutti i miei denti”).
  • Esercitazione pratica sul modello effettuata singolarmente da ciascun bambino con la supervisione dell’igienista.
  • Insegnare la filastrocca per l’igiene orale.


Educazione alimentare

  • Spiegazione del problema degli zuccheri (in modo ludico).
  • Riassunto delle caratteristiche dei vari alimenti; utilizzo di due grandi denti di cartone, il primo sano (integro) e l’altro cariato (con dei buchi). I bambini devono utilizzare dei cartoncini con le figure dei diversi alimenti alcuni consigliati ed altri nocivi per la salute del dente e posizionarli sul dente sano o malato.


Materiale didattico

  • Libretto del racconto;
  • modelli;
  • spazzolini;
  • filastrocca;
  • cartelloni dei denti e cartelline con alimenti.


Metodo
È stato usato un linguaggio semplice e sono stati coinvolti tutti i bambini. Sono stati usati racconti, canti, cartelloni, tutte cose che i bambini conoscono e fanno quotidianamente all’asilo. I bambini sono in una fascia d’età, dove la loro capacità motoria non è ancora sviluppata del tutto, per cui viene illustrato e insegnato sul modello di bocca tridimensionale con un spazzolino la tecnica di Fones. In seguito viene lasciato provare ai bambini stessi sui modelli la tecnica di spazzolamento spiegata.
 

Settimana d’intervallo tra il primo e il secondo incontro
Congedandosi dai bambini, è stata stimolata e raccomandata una loro compartecipazione attiva anche durante la settimana successiva in classe con le insegnanti, mediante ripetizione della filastrocca in modo da poterla recitare assieme nell’incontro successivo e mediante rappresentazione delle esperienze vissute con disegni o altri lavori proposti dagli insegnanti. Importante anche il compito affidato a casa, e cioè esercitarsi nel ripetere davanti allo specchio con il proprio spazzolino e magari alla presenza dei genitori le tecniche di spazzolamento effettuate sui modelli, esortandoli ad impegnarsi al massimo in previsione di una verifica nell’incontro seguente.


Secondo incontro con i bambini
Nel secondo incontro sono stati raccolti i disegni fatti dai bambini dopo il primo. È stato ripetuto e verificato quello che è stato imparato la prima volta in modo da cercare di fissare al massimo i concetti esposti. In seguito è stata illustrata molto semplicemente la figura dell’igienista dentale e fatta prendere confidenza con alcuni oggetti e strumenti che vengono utilizzai nell’ambulatorio, facendoli prendere in mano e spiegando la loro funzione. L’obiettivo era quello di farli familiarizzare con l’ambiente odontoiatrico, desensibilizzandoli e riducendo così i timori e le paure all’incontro con l’odontoiatra o l’igienista dentale in ambulatorio.


Contenuto


Ripetizione e verifica sull’educazione alimentare

Riordinare gli alimenti sui due denti di cartone come la prima volta, ma senza ripetere prima i concetti già espressi.


Educazione sulle figure

  • Spiegare in termini a loro comprensibili la figura dell’igienista dentale e dell’odontoiatra.
  • Gioco di ruolo per mostrare e illustrare alcuni oggetti e strumenti di lavoro usati nell’ambulatorio odontoiatrico.


Ripetizione e verifica sull’educazione all’igiene orale

  • Ripetizione in gruppo della filastrocca per l’igiene orale, imparata a memoria nel corso della settimana;
  • verifica dei concetti rimasti impressi dopo il primo incontro;
  • verifica delle manovre d’igiene orale con ripetizione delle stesse sui modelli tridimensionali.


Materiale didattico

  • Cartelloni dei denti e cartelline con alimenti;
  • camice bianco;
  • guanti;
  • occhiali;
  • mascherina;
  • bavaglino;
  • bicchiere di plastica;
  • pila tascabile;
  • strumenti odontoiatrici: specchietto, pinzetta, specillo, aspiratore, pistola ad acqua e ad aria, rulli di cotone, manipolo con spazzolino per polish e la pasta lucidante;
  • modelli tridimensionali;
  • spazzolini;
  • spazzolini da regalare;
  • brochure “Come mantenere sani i denti del vostro bambino”.


Metodo
Usando di nuovo come ausilio i cartelloni, ripetendo il gioco, usando i modelli di bocca tridimensionali e gli spazzoloni, si può verificare quanto è stato appreso dai bambini nella prima lezione. In seguito tramite un semplice gioco di ruolo, dove i bambini vengono coinvolti attivamente, viene spiegata la figura dell’igienista dentale e come lavora nello suo ambulatorio. Il gioco consiste nel mimare quello che avviene quando il bambino si reca nell’ambulatorio odontoiatrico, commentando ogni passaggio.


Conclusioni
Avere denti sani e curati contribuisce in misura determinante al benessere e alla salute della persona. Per ridurre al minimo i fattori di rischio delle malattie dentarie bastano poche ma necessarie misure di prevenzione. A tal proposito si è ritenuto opportuno attuare un progetto di prevenzione e promozione della salute orale a scuola, in quanto la scuola è un luogo di educazione alla salute. Attraverso un accurata informazione ai bambini, dando loro delle semplici indicazioni, è stato possibile ottenere la consapevolezza di avere una bocca sana e di come mantenerla nel tempo. Questo progetto ha avuto come principale obiettivo la promozione della prevenzione primaria nelle scuole, intervenendo precocemente sulle cause di qualsiasi patologia orale, partendo già dalla prima infanzia. Lo scopo era quello di motivare e istruire i bambini della scuola materna a un igiene orale e a un’alimentazione corretta, all’importanza dell’utilizzo del fluoro e alla sensibilizzazione a controlli periodici, in modo tale che ciò diventi una buona pratica abituale.

Per gli studenti della S.S.S Claudiana è stata un’esperienza istruttiva, in quanto è stata data loro la possibilità di mettere in pratica anche la prevenzione primaria su larga scala, che fa parte del profilo professionale dell’igienista dentale. A fine progetto è stato possibile constatare tramite un feed-back, il grande successo ottenuto attraverso l’attenzione riscontrata dai bambini e dalla grande collaborazione tra il gruppo degli igienisti dentali, insegnanti e genitori. Dall’elaborazione dei questionari è emerso che, nonostante la promozione per la prevenzione sia ancora ai primi passi, genitori e insegnanti hanno accolto con entusiasmo e giudizi altamente positivi l’iniziativa e si augurano venga inserita definitivamente nei programmi scolastici. Concludendo si può affermare che, interventi di questo tipo, potrebbero essere inseriti in modo stabile nei programmi scolastici e condotti in modo efficace da igienisti dentali, con l’obiettivo di educare i bambini ad una corretta salute orale.


Bibliografia

  1.  WHO, Organizzazione Mondiale della Sanità-Centro di collaborazione OMS per l’epidemiologia e la prevenzione orale, Milano: Indagini sulla salute orale, metodi di base. Quarta edizione: 3-74.
  2. Madau M., Strohmenger L. Prevenzione e promozione della salute orale in età pediatrica. Quintessenza 2003.
  3. Forronato G. Odontostomatologia per l’igienista dentale, Basi Anatomo-clinche e protocolli operativi; Picin, Padova 2007.
  4. Stuart D. Josell, Ronald G. Abrams: Igiene orale; Picin, Padova 1984.

 

 

 

L'articolo è stato pubblicato per la prima volta su Prevention International Magazine for Oral Health n. 1/24

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